Gli Autentici
GLI AUTENTICI
Testo di M. James e D. Jongeward
Ognuno ha diverse possibilità di “vittoria” nella sua vita. ma questa vittoria non sta nel successo, ma nell’autenticità. Una persona autentica vive la propria realtà conoscendo se stesso, essendo se stesso, diventando sempre più credibile e sensibile.
Le persone autentiche realizzano la loro irrepetibile individualità personale mentre apprezzano quella degli altri. Le persone autentiche non dedicano la loro vita a fabbricarsi una propria immagine ideale di se stessi. Semplicemente sono se stessi; e appunto per questo non sprecano energia né a recitare una parte né a simulare né a manipolare gli altri.
Gli autentici sono in grado di farsi conoscere per quello che sono anziché proiettare immagini che piacciono, provochino o seducano.
Sanno che amare è diverso dall’agire come se si amasse, e che vi è differenza fra essere stupidi e comportarsi da stupidi, fra “essere” intelligenti e “mostrarsi” intelligenti. Non sentono il bisogno di nascondersi dietro una maschera e si liberano di ogni immagine non realistica di sé, così di inferiorità come di superiorità.
L’autonomia non spaventa gli autentici. Momenti di autonomia li abbiamo tutti, anche se fugaci. ma gli autentici sono in grado di conservare la propria autonomia progressivamente per un tempo maggiore: anche se possono talora perdere terreno e sbagliare, tuttavia gli occasionali regressi non distruggono la fondamentale fiducia in se stessi.
Gli autentici non hanno paura di pensare a modo loro e di usare le proprie cognizioni; sono in grado di separare i fatti dalle opinioni e non pretendono di avere pronte tutte le soluzioni. Ascoltano gli altri e, pur tenendo nel giusto conto ciò che costoro dicono, ne traggono proprie conclusioni. Anche se sanno ammirare e rispettare gli altri, non si lasciano limitare, demolire, costringere o impaurire.
L’autentico non recita la parte dell’incapace né la “logica del biasimo”: si assume invece la responsabilità della propria vita e non concede a nessuno una falsa autorità su di lui. Sa di dipendere da se stesso.
L’autentico fa un giusto uso del tempo, reagisce in ogni situazione in modo appropriato, rispondendo ai messaggi che riceve e rispetta l’importanza, il valore, il benessere e la dignità degli altri.
Sa che vi è una stagione per tutto e un momento per ogni attività:
Un momento per essere aggressivi e uno per essere passivi, un momento per stare insieme e uno per restare soli, un momento per lottare e uno per amare, un momento per lavorare e uno per giocare, un momento per piangere e uno per ridere, un momento per confrontarsi e uno per isolarsi, un momento per parlare e uno per stare in silenzio, un momento per affrettarsi e uno per spettare.
Per gli autentici il tempo è prezioso e dunque non lo sprecano, e lo vivono nel “qui e ora”. Vivere nel tempo presente non significa ignorare – il che sarebbe sciocco – il proprio passato o trascurare di prepararsi al futuro: significa piuttosto che le persone autentiche conoscono il loro passato, vivono consapevoli il presente e aspettano il futuro.
Gli autentici imparano a conoscere i loro limiti e i propri sentimenti, e a non averne paura. Non si lasciano arrestare dalle proprie contraddizioni e ambivalenze. Essendo persone autentiche sanno quando sono in collera e percepiscono quando sono gli altri a essere in collera con loro; possono dare e ricevere affetto, essendo capaci di amare e di essere amati.
Gli autentici sono per lo più spontanei. Non si sentono cioè costretti a reagire in modi predeterminati e rigidi, ma sanno quando è necessario modificare i loro piani. Hanno gusto della vita, amano il lavoro, il gioco, il cibo, il sesso, amano gli essere umani e il mondo della natura. Senza sensi di colpa si godono i propri successi e senza invidia partecipano al successo degli altri.
Gli autentici possono divertirsi liberamente, ma possono anche rimandare il momento del piacere. Sanno disciplinarsi nel momento presente per godere di più nel futuro. Gli autentici non hanno paura di inseguire quello che vogliono ma lo fanno nel modo più adatto: non ottengono la sicurezza di sé prevaricando sugli altri, ma neppure si propongono di perdere.
Una persona autentica autentica si interessa del mondo e della gente. Non si isola dai problemi generali; li affronta, al contrario, impegnandosi con passione per migliorare la società. Perfino di fronte ad avversità di portata nazionale o addirittura internazionale l’immagine che un autentico ha di sé non è quella di una persona impotente: si adopera piuttosto per rendere il mondo una persona migliore.
Le persone autentiche realizzano la loro irrepetibile individualità personale mentre apprezzano quella degli altri. Le persone autentiche non dedicano la loro vita a fabbricarsi una propria immagine ideale di se stessi. Semplicemente sono se stessi; e appunto per questo non sprecano energia né a recitare una parte né a simulare né a manipolare gli altri.
Gli autentici sono in grado di farsi conoscere per quello che sono anziché proiettare immagini che piacciono, provochino o seducano.
Sanno che amare è diverso dall’agire come se si amasse, e che vi è differenza fra essere stupidi e comportarsi da stupidi, fra “essere” intelligenti e “mostrarsi” intelligenti. Non sentono il bisogno di nascondersi dietro una maschera e si liberano di ogni immagine non realistica di sé, così di inferiorità come di superiorità.
L’autonomia non spaventa gli autentici. Momenti di autonomia li abbiamo tutti, anche se fugaci. ma gli autentici sono in grado di conservare la propria autonomia progressivamente per un tempo maggiore: anche se possono talora perdere terreno e sbagliare, tuttavia gli occasionali regressi non distruggono la fondamentale fiducia in se stessi.
Gli autentici non hanno paura di pensare a modo loro e di usare le proprie cognizioni; sono in grado di separare i fatti dalle opinioni e non pretendono di avere pronte tutte le soluzioni. Ascoltano gli altri e, pur tenendo nel giusto conto ciò che costoro dicono, ne traggono proprie conclusioni. Anche se sanno ammirare e rispettare gli altri, non si lasciano limitare, demolire, costringere o impaurire.
L’autentico non recita la parte dell’incapace né la “logica del biasimo”: si assume invece la responsabilità della propria vita e non concede a nessuno una falsa autorità su di lui. Sa di dipendere da se stesso.
L’autentico fa un giusto uso del tempo, reagisce in ogni situazione in modo appropriato, rispondendo ai messaggi che riceve e rispetta l’importanza, il valore, il benessere e la dignità degli altri.
Sa che vi è una stagione per tutto e un momento per ogni attività:
Un momento per essere aggressivi e uno per essere passivi, un momento per stare insieme e uno per restare soli, un momento per lottare e uno per amare, un momento per lavorare e uno per giocare, un momento per piangere e uno per ridere, un momento per confrontarsi e uno per isolarsi, un momento per parlare e uno per stare in silenzio, un momento per affrettarsi e uno per spettare.
Per gli autentici il tempo è prezioso e dunque non lo sprecano, e lo vivono nel “qui e ora”. Vivere nel tempo presente non significa ignorare – il che sarebbe sciocco – il proprio passato o trascurare di prepararsi al futuro: significa piuttosto che le persone autentiche conoscono il loro passato, vivono consapevoli il presente e aspettano il futuro.
Gli autentici imparano a conoscere i loro limiti e i propri sentimenti, e a non averne paura. Non si lasciano arrestare dalle proprie contraddizioni e ambivalenze. Essendo persone autentiche sanno quando sono in collera e percepiscono quando sono gli altri a essere in collera con loro; possono dare e ricevere affetto, essendo capaci di amare e di essere amati.
Gli autentici sono per lo più spontanei. Non si sentono cioè costretti a reagire in modi predeterminati e rigidi, ma sanno quando è necessario modificare i loro piani. Hanno gusto della vita, amano il lavoro, il gioco, il cibo, il sesso, amano gli essere umani e il mondo della natura. Senza sensi di colpa si godono i propri successi e senza invidia partecipano al successo degli altri.
Gli autentici possono divertirsi liberamente, ma possono anche rimandare il momento del piacere. Sanno disciplinarsi nel momento presente per godere di più nel futuro. Gli autentici non hanno paura di inseguire quello che vogliono ma lo fanno nel modo più adatto: non ottengono la sicurezza di sé prevaricando sugli altri, ma neppure si propongono di perdere.
Una persona autentica autentica si interessa del mondo e della gente. Non si isola dai problemi generali; li affronta, al contrario, impegnandosi con passione per migliorare la società. Perfino di fronte ad avversità di portata nazionale o addirittura internazionale l’immagine che un autentico ha di sé non è quella di una persona impotente: si adopera piuttosto per rendere il mondo una persona migliore.