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Chiesa parrocchiale SS. Nazaro e Celso

STORIA

LA CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO

nuovo piazzale della chiesa_1.jpgNel 1189 Brixium (l’antica Bresso) era un possedimento fondiario della Basilica di San Giovanni Battista in Monza (F. Frisi “Memorie storiche di Monza).
 
La prima notizia certa sulla chiesa dedicata ai Santi Nazzaro e Celso risale intorno al 1290 ed è contenuta nel “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani” attribuito a Goffredo da Bussero, il quale, trattando delle 23 chiese facenti parte dell’antica Pieve di Bruzzano così si esprime : “ In plebe Bruzano, loco Bresso, ecclesia Sancti Nazari”.
 
Di circa due secoli più tardi è invece l’erezione canonica della parrocchia , almeno stando al contenuto di una pergamena del 1484 conservata nell’archivio parrocchiale nella quale viene attestato da un notaio dell’epoca (il milanese Marco da Induno) che in seguito alla morte, avvenuta nel 1484 , di Simone De Gatti, ultimo cappellano della Chiesa di S. Nazaro di Bresso, veniva investito del beneficio parrocchiale Giacomo De Gatti (+ 1485). Non si conoscono atti anteriori riferiti alla Parrocchia o ai suoi sacerdoti.
 
La forma dell’edificio attuale non ha nulla a che vedere con la primitiva navata unica con frontespizio a capanna affiancata da un campanile, dall’ossario e dalla casa parrocchiale, così come per la prima volta venne descritta negli atti della visita pastorale tenuta nel 1567 dal delegato arcivescovile Francesco Cermenati.
 
Infatti, l’odierna facciata è frutto di un rifacimento in stile neoclassico avvenuto intorno al 1814; varie cappelle furono aggiunte nel corso dei secoli, in particolare ad opera di nobili famiglie del luogo (i Conti Patellani ed i Conti Perini), ma soprattutto l’erezione della cupola con ampliamento della navata e del transetto è una realizzazione dei primi del ‘900, inaugurata don Enrico Invernizzi nel 1904.
 
Il campanile originale fu probabilmente costruito insieme alla Chiesa, resistendo sicuramente fino al 1582. Poi crollò e fu ricostruito a pianta quadrata nel 1611. La cuspide piramidale sormontata da una croce fu edificata più tardi, nel 1874. La merlatura è neogotica ed è rivestito esternamente da mattoni a vista.
 
Le campane a forma di tazza furono realizzate dalla ditta Crespi di Crema nel 1874. Tre in origine e forse esistenti già dalla seconda metà del 1700, nel 1940 furono fuse e portate a cinque.
 
Gli affreschi interni e la maggior parte delle vetrate sono opera del pittore milanese Arturo Galli (1895-1963), realizzati in più riprese tra il 1927 ed il 1955.
 
Interessanti alcuni olii su tela di autori vari.
 
L’altare maggiore , realizzato in stile neoclassico nel 1857 per volere del Conte Luigi Patellani, è costituito da una struttura rettangolare a gradini con tabernacolo in marmo su cui si eleva il ciborio a tempietto cupolato. I due angeli laterali, un tempo anch’essi in marmo, sono stati sostituiti da calchi in gesso.
 
La Chiesa è dotata di un organo a canne fin dal 1855; più volte restaurato ed arricchito di strumentazione durante il secolo scorso, in particolare nel 1906 , nel 1997 e nel 2004.
 
In seguito alla soppressione dell’antico Vicariato Foraneo di Bruzzano (già Pieve) avvenuta nel 1930 con decreto dell’Arcivescovo di Milano Cardinale Schuster, fu istituito il Vicariato Foraneo di Bresso (corrispondente all’attuale Decanato) con a capo Bresso e costituito dalle Parrocchie di Brusuglio, Cormano, Ospitaletto, Molinazzo, Cusano e Milanino.
 
Il Parroco di Bresso dell’epoca, don Giuseppe Pozzi assunse pertanto il titolo di Prevosto , termine tutt’ora in vigore e derivane dal latino “praepositum”, cioè “posto a capo” di una Pieve.
 
La consacrazione della Chiesa , per ragioni sconosciute mai avvenuta ufficialmente nel corso dei secoli, si tenne soltanto il 31 agosto del 1958 per mano dell’Arcivescovo di Milano Mons. Montini, divenuto in seguito Paolo VI Sommo Pontefice. 

Arte in SS. Nazaro e Celso

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