L’Oratorio ai tempi di San Carlo
L’Oratorio ai tempi di San Carlo
Un’istituzione tipicamente ambrosiana sorta su ispirazione e impegno dei cristiani laici che il Borromeo fu pronto a riconoscere e sostenere
a cura di Ambrogio Giussani
Le scuole della dottrina cristiana furono il nucleo fondante dei futuri Oratori, eredi della cura per la formazione della gioventù che si ritrova sin dalle origini della Chiesa ambrosiana, e in particolare eredi delle scuole medioevali inizialmente indirizzate alla formazione dei preti e successivamente anche a quella di tutti i giovani. Per la cronaca, l’ispiratore di queste scuole rimane il sacerdote ambrosiano Castellino da Castello (1491-1566), ma “l’operatività concreta” fu da subito nelle valide mani dei suoi collaboratori laici. Lo stesso San Carlo caldeggiò l’istituzione delle scuole, ne affidò l’organizzazione e il coordinamento ai Padri oblati, e conferì alle medesime una struttura uniforme e stabile in tutta la diocesi, riservando ai laici un ruolo preminente. Erano vere e proprie scuole di formazione, non solo religiosa ma anche morale, civica e culturale nel senso più ampio del termine, in quanto erano aperte anche a coloro che volevano soltanto imparare a leggere e a scrivere. Una cattedra, quindi, per i lontani o i difficili in tutti i sensi. Scuole sia maschili che femminili, costituite da diversi laici impegnati in vari ruoli (priore, cancelliere, maestro, portinaio, infermiere, ecc.) con lo scopo di formare migliaia di ragazzi, raccolti non meno di 60 pomeriggi all’anno (tante e di più erano allora le feste di precetto). Tutte persone a cui era richiesto un preciso impegno di vita: essere di buon esempio, soprattutto praticando quello che insegnavano, animati da amore per Dio, da zelo missionario per la salvezza delle anime e da vera carità verso il prossimo, così da “tirare alle scuole quelli che non vengono”. Per questi insegnanti era inoltre richiesta un’esigente proposta spirituale.
Alla morte del Castellino, nel 1566, le scuole della dottrina cristiana erano 15 in tutta la diocesi, mentre successivamente, alla morte di San Carlo, divennero 742, con oltre 40.000 alunni. La spiritualità delle scuole della dottrina cristiana può considerarsi come la base di quella delle forme oratoriane fino all’800 compreso, anche se non c’è stato un modello fisso e tradizionale di Oratorio.
(rielaborazione tratta da “L’Oratorio ambrosiano” di don Ennio Apeciti)
Squilla Marzo 2011