Continua l’esplorazione dei Santuari nel territorio del nostro Decanato
La cappella di San Francesco in Bresso
La costruzione della cappella intitolata a San Francesco a Bresso in via Papa Giovanni XXIII risale agli anni Sessanta. Ecco alcuni richiami.
La situazione e il territorio.Lo sviluppo edilizio degli anni 50-60 interessò fortemente la zona sud di Bresso: decisive erano allora la presenza di cooperative nate all’interno della Ditta Carlo Erba e la destinazione all’edilizia privata della zona occupata attualmente dai capannoni industriali (comprovata anche da alcuni plastici forse ancora esistenti in Comune, attinenti lo spazio della fonderia di alluminio Angeletti e Ciucani destinata a trasferirsi fuori città). Ciò richiese un forte sviluppo dei servizi sociali; fra questi, l’esigenza di avere un proprio luogo di culto, anche se contestualmente si stava costruendo la chiesa e la Parrocchia della Madonna della Misericordia negli anni 1963-1965, che era però poco accessibile, data la distanza.
Presto vennero meno due possibilità: innanzitutto quella di avere uno spazio all’interno d ei condomini di via Papa Giovanni n. 37 e n. 43 (tranne l’uso di un negozio vuoto per il catechismo dei bambini); poi la ventilata costruzione di una cappella gentilizia da parte di un anonimo benefattore a causa di alcune clausole non compatibili con le esigenze pastorali. Si ripiegò così sulla proposta di erigere una chiesa succursale a carico della comunità dei fedeli della Madonna della Misericordia, nonostante la stessa fosse già gravata di un pesante onere economico proprio in riferimento alla erezione della parrocchiale.
Per affrettare i tempi e superare diverse difficoltà burocratiche (come la mancanza di un titolo giuridico da parte della stessa Parrocchia a possedere e amministrare beni propri), il Parroco, col consenso e il sostegno dei fedeli, acquistò a titolo personale il terreno per erigere la nuova chiesa. La formulazione del progetto fu affidata all’architetto Ferruccio Cerutti, che in breve tempo lo preparò. L’onere della costruzione rimase totalmente a carico della comunità, che affrontò il capitolo spese senza alcun mutuo ma con sole aperture di credito presso il Credito Artigiano, senza aiuti e contributi da parte di alcun ente.
La costruzione fu portata a termine in brevissimo tempo, e il 30 ottobre 1970 veniva benedetta dal Cardinale Giovanni Colombo, Arcivescovo di Milano.
Terminata la costruzione, per evitare eventuali ingerenze e difficoltà, il Parroco donò la stessa cappella al beneficio parrocchiale dei SS. Nazaro e Celso, ente giuridicamente riconosciuto; questi, a sua volta, in seguito al riconoscimento da parte dello Stato e della Curia di Milano dell’Ente Parrocchia Madonna della Misericordia, dopo pochi anni la ridonò alla medesima Parrocchia.
La costruzione.L’edificio della cappella è stato progettato a forma di capanna su due piani sostenuti da quattro pilastri per lato, in cemento armato a vista e collegati da una trave inclinata. Un ampio portico dà accesso alla chiesa di circa 220 metri quadrati, alla quale sono annessi gli spazi per la sagrestia e un piccolo appartamento per un eventuale custode. Il locale seminterrato è della stessa dimensione, suddiviso in tre locali destinati alla ricreazione dei ragazzi, alle riunioni e alla catechesi. Un’ampia vetrata costituisce la parete est della chiesa, ideata con la possibilità di essere decorata con vetri a colori rappresentanti episodi della vita di San Francesco, al quale è dedicata la cappella. Un alto muro separa lo spazio religioso dalla strada e dalle abitazioni di via Del Duca e recinge un piccolo orto dotato di una fontana e di una voliera, pensati come richiamo e ispirazione al Cantico delle creature.
All’interno, sulla parete dietro all’altare, è stato collocato un mosaico in pietre e sassi naturali rappresentante il Crocefisso, opera della nostra parrocchiana Pia De Carli.
L’attività pastorale è stata sempre guidata e gestita dal clero della Parrocchia Madonna della Misericordia, con la collaborazione, fin quando rimasero in città, delle Suore di S. Maria di Loreto per la catechesi e l’attività oratoriana dei ragazzi, con una particolare cura dell’attività liturgico musicale, molto apprezzata.
Nel corso degli anni è aumentata sempre di più la collaborazione dei fedeli residenti nella zona alle proposte della Parrocchia, ispirate allo spirito di unità e comunione, come sollecitato fortemente anche dalle indicazioni della Diocesi in ordine alla formazione di nuove comunità pastorali.
Squilla Gennaio 2011